Vista dai Becchi Rossi

I Becchi Rossi

Settecento metri di dislivello in discesa, sulla vecchia strada militare. Un giro per gli amanti dei fortini del Vallo Alpino.

  • Salita: Media, con portage e tratti esposti
  • Discesa: Media con tratti esposti
  • Distanza: 20Km
  • Dislivello: 1000m
  • Pedalabilità: 75%
  • Bici: MTB
  • Protezioni consigliate: casco da enduro, ginocchiere, gomitiere
  • Note:il giro non è per principianti, richiede allenamento sia per la salita sia per la discesa. La salita ai Becchi Rossi da Ferrere richiede portage per circa 300m di dislivello, assolutamente inadatta per E-MTB


Il giro dei Becchi Rossi è una pedalata impegnativa. Partendo da Bersezio, si imboccano il ponte e la strada asfaltata per Ferrere. Arrivati alla frazione, dalla piazza si procede verso destra in direzione Laghi di Vens, e dopo aver attraversato il Rio di Ferrere si inizia a pedalare nel bosco. Qui la salita ha qualche tratto ripido da fare a piedi, ma complessivamente è pedalabile.

Alla fine del bosco si entra nel Vallone di Forneris e si scende fino al bivio ben segnalato per il Colle di Stau e i Becchi Rossi; da qui si scende al Rio di Forneris su un sentierino pietroso con tornanti stretti da fare a mano, o in nose press per i più esperti.

Attraversato il poticello di tronchi si tiene la sinistra e si scende ancora su un sentiero non completamente pedalabile, attraversato da parecchi torrentelli con alcuni passaggi stretti e esposti. Il primo tratto del sentiero in estate è piuttosto chiuso dalla vegetazione.

Si riprende poi a salire su un declivio morbido fino ai tornantini del bosco, dove in poco si guadagnano cento metri di quota. Questo tratto è difficile da pedalare e personalmente l’ho fatto a piedi.

Usciti dai tornanti si continua a salire su sentiero pedalabile fino ad una zona sassosa, dopo di che inizia una salita dura dove il sentiero è piuttosto scavato. Da qui fino quasi alla cima la bici va spinta a portata. Vista la pendenza del sentiero, portare una e-bike risulterebbe davero faticoso. Per questo tratto consiglio delle pedule da montagna con una buona suola, perchè con le scarpe flat da MTB si scivola.

Arrivati ai Becchi Rossi il panorama è spettacolare. Inoltre in questa zona ci sono parecchi fortini del Vallo Alpino Occidentale.

Dopo un buon panino ed un po’ di riposo si può iniziare una discesa spettacolare, per un dislivello di circa 700m fino a Prinardo.

Anche qui il primo tratto del sentiero, sulla vecchia strada millitare, in estate è piuttosto chiuso dalla vegetazione. La discesa nel Bosco Rosso e veramente panoramica, il fondo è abbastanza liscio con qualche pietra. Più in basso si trovano altre due fortificazioni.

La strada passa attraverso una pietraia un po’ esposta, da attraversare con attenzione. Più giù il sentiero si allarga fino a diventare strada bianca, in alcuni tratti la pendenza è notevole, ma sempre piacevole e pedalabile.

Arrivati alle antenne, si tiene la sinistra e si scende sulla Ippovia della Valle Stura fino a Prinardo.

Nel complesso la discesa è bellissima, sia come panorami sia come guidabilita della bici, e vale la fatica della salita. Essendo un sentiero di montagna, spesso si incontrano escursionisti.

Da Prinardo si procede perso Villaggio Primavera, e da qui verso le villette alte, un ultimo tratto di salita prima di entrare nel Bosco Nero, dal quale si procede quasi in piano verso Bersezio.

Possibili vaianti

E’ possibile andare ai Becchi Rossi partendo da Murenz o da Pontebernardo; la salita è piuttosto dura, per cui occorre un buon allenamento o una E-MTB, per scendere poi dalla stessa via.

Sconsiglio di percorrere al contrario l’anello perchè il sentiero sotto i Becchi Rossi verso Ferrere, nella parte più ripida è molto scavato e stretto, per cui c’è il rischio di toccare con i pedali. Nel complesso la pedalabilità della discesa non è buona e, per quanto sia comunque fattibile, si può considerare una discesa difficile e poco fluida.

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